Un desiderio per il 2013. Un dispositivo di dimensioni NORMALI con tastiera fisica CURATA, che sia umts (spero hdspa) e DUAL SIM.... da Nokia. Spero troppo? Può darsi. Incrocio le dita. Buon anno nuovo a tutti.
Per il link al testo relativo all'immagine sopra, vedi qui.
lunedì 31 dicembre 2012
venerdì 28 dicembre 2012
ericsson R380s
Uno nuovo e uno vecchio, dicevamo...ecco il vecchio. Anche se...non si tratta di preistoria, se vogliamo. Ad esempio, questo è un modello più avanzato tecnologicamente del cellulare che sto usando in questi giorni.... Lo acquistai per soli 170mila lire grazie ad una offerta in extremis di Blu, operatore il cui parco clienti passò a Wind nel 2002. Era un telefono eccellente, che manteneva le caratteristiche di un vero e proprio "telefono" nonostante fosse uno smartphone antelitteram. Lo utilizzai poco, dal momento che per uno sfortunato incidente mi finì sotto i pneumatici di un furgone...e... udite udite... mai si accese più, ma nemmeno si staccò un pezzo dalla scocca, segno di una qualità costruttiva che fa sicuramente riflettere. Anno di uscita 2000, 164g di peso, porta infrarossi, touchscreen resistivo con pennino, sistema operativo EPOC, 150h di stand-by. Il modello del museo è blu.
giovedì 13 dicembre 2012
huawei ascend Y100
Alterniamo. Uno vecchio e uno nuovo. Uno bello e uno brutto... ;) No, è che la tecnologia si impone, anche quando non è bella, talora anche se non vorremmo.... parlo del telefono che intitola il post... un piccolo gioiello, va detto. E' difficile farlo, ma lo confesso. Anche se va subito aggiustato il tiro, e chiarire che il plauso maggiore va fatto ad android. Perché questo è il classico esempio di telefono svuotato di estetica (sì, un po' ce l'ha, ma parliamo delle poche sfumature che differenziano la forma standard acquisita ormai dal 90% dei telefoni), di tradizione e di riferimenti che non siano il brand che sta dietro a una campagna pubblicitaria. Poi, certo, ci sta anche la robustezza e la cura dei particolari. In questo caso particolari che potrebbero essere migliorati ce ne sono pochi quanti pochi sono i particolari stessi in generale. Sulla robustezza, invece, un plauso a Huawei perché il nostro modello ne ha patite finora anche troppe, e mai abbiamo riscontrato problemi conseguenti. Il prezzo, poi, eccezionale. Sbrigate queste due considerazioni residue relative all'hardware, passiamo al telefono che si fa software, o il software che si fa (anche) telefono, dematerializzando uno strumento che da 140 anni ha una forma più o meno riconoscibile, pur perdendo via via dei pezzi, e rimanendo una cornetta a forma di lingotto... Ormai il telefono è impalpabile, non più tasti gommosi, o lucidi, non più superficie ruvide, o colorate, non più antenne più o meno ingombranti ma anche spunto grafico, neppure più ingombri o pesi differenti...solo più immagini su di un vetro piatto (e qui il nokista va orgoglioso dei lumia a vetro bombato... :) ) e risposta più o meno precisa allo scorrere delle dita... fino a quando non serviranno più neppure quello, immaginiamo! Quindi è probabile che ormai si parlerà più di un confronto fra versione e versione dello stesso software o di concorrenti, più che di modelli.... visto che addirittura possiamo cambiare il sw installato sul nostro "telefono"!! E qui parliamo allora di android 2punto qualcosa. Che a detta di molti che ho sentito in confronto al 4 è una schifezza...io sono per conto mio rimasto di stucco di fronte alla impressionante potenza, velocità, praticità e versatilità contenute dentro a questo piccolo modello della casa cinese....a riparlarne. Di android, di sicuro. Di huawei, chissà!
domenica 2 dicembre 2012
motorola M3288
Passato qualche giorno tra gli smartphone, sia nella vita reale sia in parte nel blog, facciamo un vero e proprio tuffo nel passato, con questo modello. E' stato il mio primo cellulare, e lo comprai non scegliendo il modello quanto piuttosto portandomelo a casa come pacchetto di un contratto Wind. Era, se non ricordo male, il 1999. che dire? Ottimo telefono. Col tempo ne ho apprezzato l'estetica, tutt'altro che scontata, in un momento in cui si cominciava a concepire forme e soluzioni innovative e in cui i telefoni cellulari cominciavano ad essere molto diffusi nel mondo del lavoro indipendente. Una curiosità: lo comprai in effetti per una unica ragione: in un mese era il terzo lavoro che mi sfuggiva perché avevano preferito gente subito reperibile al cellulare, piuttosto che lasciare detto in segreteria e aspettare il contatto. A conferma di ciò, non mi accadde più, dopo l'acquisto. Qualche dato: dual-band, 700mAh di batteria NiMH, 110 ore di stand-by, 170 grammi. Non vorrei confondere il modello ma.... se ben ricordo si potevano inserire batterie normali per necessità temporanee... Il modello in museo è marchiato wind.
giovedì 22 novembre 2012
perché il cambio di look
Qualcuno forse si sarà chiesto il perché del cambio di look del blog, e perché soprattutto si sia ritornati a un modello più vecchio, più semplice e meno brillante, sotto diversi punti di vista.... bè, per il momento va bene questo look. E' stato un cambio repentino e non progettato, dovuto al fatto che ci siamo accorti che su alcune piattaforme, ad esempio mac os e blackberry os, il modello precedente dava problemi di visualizzazione. Un esempio? Su mac os non siamo riusciti a visualizzare i commenti...! Quindi, per il momento, un salto indietro ad una impaginazione più semplice e più leggera, ma soprattutto, speriamo... universale!
lunedì 19 novembre 2012
nokia 6060
Anche questo post necessita di una premessa. E questo perché pur essendone io stesso l'autore, si tratta di un testo che ho scritto anni fa, per un concorso in cui Nokia (la casa finlandese) metteva in premio un N-Gage QD come primo premio a chi avesse prodotto l'elaborato multimediale ritenuto migliore per illustrare le caratteristiche di un cellulare. Inviai questo testo e vinsi. Dell'N-Gage parleremo di sicuro. Qui il testo che pur essendo lungo e ormai datato (un esempio di come siano cambiati i riferimenti tecnologici nel frattempo... non era ancora concepito l'iphone, per dire) rende bene l'idea di ciò che mi piacque e ancora mi intriga di quel modellino, il 6060 appunto.
Lungo il cammino mi leggo ancora un po' di manuale, poi arrivo al bar e mi unisco ai ragazzi. Finalmente rilassato.
- Ragazzi, questa è la volta del 6060.
- Del cosa? - mi fanno gli amici.
- Ragazzi, il 6060 - dico io.
- E cos'è, un aereo?
- Ma dai, il cellulare, il nuovo nokia...
- Ah, e dì "nokia", dì "cellulare"... Ma senti questo che parla per numeri. Poi con tutti i numeri che usa nokia, tra l'altro, ne avesse chiamato uno con un nome... "nome"!
- Beh, c'è l'N-Gage... dico io...
Piergiorgio mi viene in soccorso:
- Lasciate perdere, ragazzi, Lele è malato, di cellulari.
Non sarà lusinghiero, ma almeno lui mi capisce.
- Ah è il tuo amico che sa tutto sui telefoni? - se ne esce una voce dal fondo.
Io sorrido, ma adesso che mi hanno identificato mi sa che mi eleggono a giudice di una loro stupida diatriba su chi c'ha la memoria più grossa o il monitor più figo, che poi vagli a spiegare la differenza fa matrice attiva e passiva, i mega riservati al sistema e... ma lasciamo proprio perdere.
- Vero che questo è imbattibile per le foto? - mi dice uno, e mi rifila sotto il naso un pezzo fresco di fabbrica.
- Me lo dicono tutti - insiste.
Ragazzi, se le foto fossero tutto - penso - farebbero solo fotocamere, non telefoni... Ma lascio correre, e colgo l'occasione per una mettere alla prova un modello che non avevo ancora mai esaminato dal vivo.
- Beh, non c'è che dire, effettivamente questo modello si è distinto molto per la fotocamera, poi c'è anche la possibilità di orientare l'obiettivo, un milione e tre di pixel non sono pochi ma soprattutto pare che la qualità del recettore sia indiscutibile.
Poi non mi trattengo, ci penso su, e comincio a sottilizzare:
- Ci sarebbe da dire qualcosa sui menu, però, ed è lì che... - ma già le molteplici voci coprono la mia, a conferma che avrei dovuto tacere.
Non so se avete mai giocato a Risiko. La parte più brutta è quando uno sta vincendo, a meno che non siamo noi stessi, ovviamente, ma anche in quel caso è un peccato. Il bello è valutare le potenzialità, studiare il quadro ed immaginare come possa cambiare, vedere già tutto realizzato per poi assaporare come sia sfumato e allora utilizzare le truppe tenute in serbo per il gran momento... Insomma: è il gioco che diverte, non la vittoria. Quindi che mi frega che il tuo telefono sia più potente del mio, o che faccia le foto migliori, alla fine il telefono ideale è quello che ci piace, vedo in giro gente con lo stesso telefono da anni e anni, e gli compra i pezzi di ricambio, e potesse gli fa un trapianto di hardware pur di vederlo accendersi ancora una volta la mattina dopo, come se niente fosse. Uno della concorrenza l'ho visto trattare così, sì, succede anche alla concorrenza. E se vi dicessi il modello, capireste anche voi. Ma senza andare lontano... vogliamo parlare del 7110? Ecco, ho detto tutto. Aggiungo solo che sotto casa uno (con mio massimo gaudio) ha aperto un negozietto di usato e in vetrina di quei gioielli ne ha tre dico tre. Chiusa parentesi. Il bello, dicevo, è confrontare, studiare le proporzioni, alla ricerca del telefono che risponda a tutte le tue reali esigenze, senza venire mai meno in alcune di esse, senza mai e per nessun motivo farti rimpiangere il momento della scelta. Allo stesso tempo non andiamo alla ricerca del telefono perfetto... Anche mentre provo un cellulare mi piace ricordare quanto mi hanno raccontato sui famosi tappeti delle regioni arabe, quelli piu' famosi e pregiati. Per carità, io non ne capisco un'acca in materia, ma fonti autorevoli mi assicurano che questi tappeti, anche nel loro esemplare più perfetto, portano con sé sempre e comunque almeno un errore nella maglia.
- E perché? - ho chiesto quando me l'hanno detto la prima volta.
- Perché si dice che la perfezione sia solo di Dio, quindi la perfezione si situa in una dimensione trascendente - m'hanno spiegato.
- E allora?
- E allora tutto quello che è di questo mondo non sarà perfetto...
- Ah. E quindi...
- ...e quindi fanno un errore apposta. Per rispetto, per devozione, capisci? Anche se, se volessero, potrebbero farlo davvero perfetto.
Un errore che ai nostri occhi non fa che sottolinearne la perfezione...
Bisognerebbero dirglielo a chi fa scenate quando vede un cellulare con l'antenna esterna. Come se ormai fosse vietato. "S'impiglia nelle tasche, non è pratica" ti dicono. E tu portalo in mano, invece di metterlo in tasca... Ma poi dico, è appunto il ragionamento dei tappeti che vale... A volte è un difetto, se proprio non possiamo fare a meno di considerarlo tale, che ci sottolinea la superba bellezza dell'insieme...
- Ma l'han fatto apposta a metterla 'st'antenna, non vedete?
Non stupisce d'altronde, che non vedano. Guardate i cellulari che hanno. Quello di Ugo sembra una lavatrice e quello di Gianni sembra una supposta. Una volta che gliel'ho detto m'ha risposto che era più maschio del mio che sembrava una confezione di rossetto. Delirante. Sono lì che rimugino, mentre ancora ridono, gli idioti, poi ricevo un messaggio, il lampo sulla scocca si fa notare e mi riempie di orgoglio. Allora sbotto:
- Ma ragazzi, ma lo sapete cosa ho dovuto fare per comprarmi sto 6060?
- Ma se non è neppure caro.
- Sì ma prima... e comunque ringrazia casa madre...Dicevo, prima c'avevo quell'ultracarrozzato...
- Quella cabina telefonica! - sfottono.
- Quell'eccellente sistema di messaggistica - replico
- Sì, ti ci voleva il carretto...
Esagerano, e poi il display grosso l'avevo scelto apposta.
- Comunque, la cabina, come la chiamate voi, era carissima, e sai quanto ci ho perso per prendere questa meraviglia? Ormai quello era svalutato! Ma se a una cosa ci credi, non li fai i sacrifici?... Qui si tratta di scegliere quello che allo stato dell'arte... lo rappresenta. Dico bene? E comunque bisogna stare al passo, tempo sei mesi e...eh! ti accorgi che nel silenzioso sottobosco delle nuove releases telefoniche ha fatto capolino qualche grazioso nanetto che fa esattamente le stesse cose del tuo telefonone e in più... sa di affidabile!
- Ma dai, dì che è l'estetica che t'ha tirato....
E questa volta c'hanno anche ragione.
- Eh, ragazzi, ma l'avete guardato bene? - e me lo rigiro fra le mani.
- Emanuè, sta attento, ne parli troppo con passione, guarda che quegli occhi ce li avevi solo quando mi hai detto che avevi scoperto Ben Harper... Qui me parli d'un cellulare, fai tu le proporzioni... - Me dice un amico di Roma.
- Andrè - ie dico (il romanesco ti prende...) - Ma tu l'hai visto, o dici per dire? - e lo rigiro fra le mani...
- Emanuè, c'hai 'ii occhi lucidi...
- Sarà il fumo, sta' a sentire...
- Emanuè, è passata la legge sur fumo, te c'hai 'ii occhi lucidi da innamorato...
Lo interrompo, e comincio a enumerare:
- Clamshell! Innanzitutto. - e conto sulle dita - Colori, e 2! ....materiali, 3! linea, design, quattro! Funzionalità, cinque! - ho esaurito le dita e ricomincio dall'altra parte - Poi lo schermo! E sono s....
- Emanuè....
- E i tasti! Ma li hai visti i tasti?
- Emanuè... ma giusto la tastiera dicevamo ieri sembra una compromesso fra progettisti che non si trovassero d'accordo...
- No! Che tastiera? I tasti! Tu in questo telefono devi conderare ogni tasto nella sua dimensione singola, tu pensa a quando dici "dita" e dici "diti", sai che si può dire in italiano, no? Ce lo insegnavano a scuola, se vuoi indicare i singoli diti, puoi dirlo, "diti", se ne parli complessivamente dici "dita".
- Emanuè, te stai a esagerà.
Poveretto, non vi dico il cellulare che si ritrova. Non a caso quando lo chiamo parlo regolarmente con la sua segreteria.... Vodafone, questa è la segreteria di.... "'non posso rispondere... lasciate 'n messaggio e ve richiamo ar più ppresto".
"Se ti tiene la batteria" - gli lascio sempre come messaggio.
Invece io con le mie trecento ore contando la potenzialità del litio e la possibilità di regolare la luminosità grazie ai microcristalli riflettenti pur utilizzando un semplice e strafunzionale schermo a matrice passiva... ahhhh....
giovedì 15 novembre 2012
nokia 1100
Questo post merita una piccola prefazione. Anzitutto, nasce da un invito, che ho rivolto questa volta a Cristina, a scrivere qualche riga sul 1100. La richiesta nasce dal fatto che ne è stata il possessore che meglio di altri, a mio parere, poteva esprimere lo spirito di questo gioiellino. Si vedeva, che ne coglieva l'anima, da come lo usava. E lo usava smodatamente. Per quello glielo ho chiesto, e per questa ragione, probabilmente, ha risposto così velocemente e con tanto entusiasmo. Ma leggerete da soli quale amore... Fra poco vi lascerò alle sue parole. Solo qualche riga ancora per segnalarvi questo. Ci rivediamo a piè di pagina...
Quella mail conteneva una possibilità, e una rivelazione. Una possibilità: di dirglielo (che lo avevo amato). E di poterglielo dire chiamandolo finalmente per nome (la rivelazione). La mail diceva così: Oggetto: invito Testo: un invito a scrivere qualche cosa sul tuo nokia 1100. Allora era così che ti chiamavi, vecchio mio. Era quello il tuo nome. Nokia 1100. Solo a pronunciarlo lo vedevo. E a dirla tutta, mi sentivo un po' come il protagonista della Turandot (ma versione femminile e di quella parte di femmineo che ignora le specifiche della tecnologia - sono di quelle che della macchina guardano le forme dei fanali e dei cellulari non certo il nome, ma...beh, vedrete). Lui era blu. prima era stato arancione. Cioè: lo avevo amato talmente tanto che quando quello arancione era stato sommerso da un'onda del mare, ero corsa a prenderne uno identico, ma era rimasto solo il blu. il mio amore era fedele. La mia estetica ostinata. Insomma: un po' principe Calaf e un po' Vieri (che cambia le fidanzate ma si assomigliano tutte). Ma torniamo a lui. Di lui ricordo il salvaschermo: nessun colore. Non ne aveva bisogno. A rallegrare la giornata bastava quella faccina ridente che faceva un giro completo su se stessa, 360° di occhi sgranati a palla. Di lui gli altri ricordano - perchè sì, anche gli altri lo ricordano - di lui ricordano come ero io quando c'era lui (nelle relazioni è così: l'altro ci rende diversi). A me rendeva smsAra. Ero prodiga, generosa di messaggi. Deliziosamente comunicativa: le dita scorrevano da una lettera all'altra, morbidamente. Con la sua tastiera leggermente bombata, le scritte grandi (che a un certo punto non si lessero più a furia di strisciarci sopra, ma io conoscevo a memoria i suoi tasti come un pianista il suo piano). Ero veloce. Lui mi rendeva veloce. il dito più veloce del west. Io sapevo che nessuno sarebbe stato come lui. Che cadde n mila volte +1 e mai si ruppe. Che la prima volta sì, si fece sorprendere dall'onda, ma fu vinto solo perché restò veramente troppo a lungo in una pozza, perché la seconda volta, quando cioè capitò al blu (sono recidiva io), il pronto salvataggio lo trovò forte e alla respirazione bocca a bocca rispose tempestivo e subito si riprese. Io sapevo che nessuno sarebbe stato come lui e lasciai per 27 mesi un Iphone nella propria custodia per non separarmi da Lui. Poi cedetti. Ma questa è un'altra storia.
PS: oltre al link indicato sopra, aggiungo anche questo
PS: oltre al link indicato sopra, aggiungo anche questo
lunedì 12 novembre 2012
nokia X6
Nota del curatore (em): con il presente post inizia una serie di collaborazioni, su mio invito. Questa volta scrive Diego, vecchio amico e cultore della casa finlandese. Qui scrive del suo nokia X6, ora dismesso dopo quasi due anni di utilizzo. Grazie Diego per la partecipazione, commenterò di sicuro a piè di pagina :)
A te la parola:
Acquistato nel Giugno 2010, quando era presentato come una delle punte di diamante della gamma degli smartphone Nokia. Premetto che allora non avevo mai posseduto uno smartphone, perciò non avevo termini di paragone; ma, da bravo "Nokista" quale ero sempre stato dal 2001 in poi, mi era sembrata una scelta ovvia. Per la prima volta, tuttavia, un Nokia mi doveva deludere. Intendiamoci, di qualità l'X6 ne aveva. Innanzitutto è solido, qualità secondo me molto importante in un telefono. Poi le sue potenzialità come lettore multimediale sono buone: ottimo il suono, buono il video, buona la capacità di memoria. Anche da questo punto di vista però, quando si va a considerare il software, cominciano le dolenti note. Il Symbian montato su questo telefono rende praticamente impossibile scoprire dove il telefono salva i files; e molti formati video non vengono riconosciuti. A ciò si aggiunga che io ho comprato il telefono all'estero, per poi scoprire che l'Italiano non era una lingua supportata, e che non era possibile istallarla a meno di non re-istallare l'intero OS. Soluzione, peraltro, "sconsigliata" dall'assistenza Nokia. Insomma, T9 addio. Ma i principali difetti di questo telefono sono, a mio parere, altri due. Il primo è "hardware". L'X6 era progettato per attivarsi (e per passare di nuovo allo stato di stand-by) azionando un cursorino sul lato destro del telefono. Comodo - ma il cursorino di plastica era davvero troppo fragile. Il mio si ruppe dopo pochi mesi. Impossibile aggiustarlo. Per ovviare al problema, nello Store Nokia erano/sono disponibili diverse apps che "simulano" una interfaccia di accensione, permettendo all'utente di attivare il telefono passando il dito sullo schermo (così come si fa con l'iPhone, per intendersi). Ma è pur sempre un'app, e come tale talvolta si disattiva senza motivo. Con il risultato che mi sono trovato costretto a girare sempre con una penna o una graffetta in tasca, indispensabile per riattivare il telefono al verificarsi di tale evenienza (e vi assicuro, avere un telefono che squilla e non poter rispondere è frustrante). Secondo difetto: la connettività. La connettività dell'X6 era organizzata per "punti d'accesso", che potevano essere WI-FI, o 3G: nessun modo di abilitare solo l'uno o solo l'altro, come avviene invece per gli iPhones o per gli Android. Con il risultato che sistematicamente il mio telefono effettuava connessioni 3G indesiderate al mio operatore telefonico, quando per qualche ragione non captava una connessione WI-FI. Va detto che questo mi capitava solo in Italia, mentre con SIM di altri Paesi il problema non sussisteva. Tuttavia... Insomma, un telefono al quale malgrado tutto sono stato affezionato - ma anche una grande occasione perduta.
domenica 11 novembre 2012
preistoria
Se vi interessa la storia della telefonia, la preistoria di quanto parliamo in queste pagine, eccovi una montagna di materiale fra il quale perdervi: apre l'archivio storico di telecom italia. Segnalo per iniziare un filmato che ci fa pensare al tempo che passa...
Buona navigazione: archiviostorico.telecomitalia.it
motorola F3
La dimostrazione che un budget limitato non è necessariamente sinonimo di banalità o sciatteria. Originalissima la soluzione del monitor a cristalli liquidi con toni che ricordano la grafite, i due indicatori di batteria e segnale separati dal display principale, sempre coi toni-grafite. Se non fosse per un sistema di lettura sms inaccettabile per un utente medio, sarebbe un'eccellente alternativa economica a qualsiasi cellulare di fascia bassa e media. Dedicato al mercato dei paesi emergenti, riesce a trovare una nicchia anche altrove soprattutto nella versione più avanzata col sistema operativo più consueto (non ricordo la sigla, appena la trovo la posto), ma a scapito dell'originalità di questo "Motofone". Celebre il bug che ha caratterizzato il lancio di questo cellulare, una impostazione nascosta che inviava sms alla casa madre in background, e che ha portato al richiamo di molti esemplari per un aggiornamento software. Per fortuna il modello del nostro museo era già esente da questo difetto al momento dell'acquisto. Ottimo vivavoce, una nota di merito anche per l'illuminazione, supereconomica ma graziosa. Motorola, uno sforzo in più e conquistavi il mercato......
venerdì 9 novembre 2012
ericsson R320s
Lo conservo gelosamente nel museo ma l'entusiasmo che ricordo di aver nutrito per il suo acquisto mi fa realizzare quanto sia cambiato l'orizzonte tecnologico in questi ultimi anni. E di quanto tempo sia passato. Vorrei, ma non potrei più usarlo. Sarebbe ingombrante, avrebbe autonomia limitata, sarebbe scomodo. Visto ovviamente con gli occhi dell'oggi. Ma la qualità costruttiva è ancora attuale, anzi, è invidiabile per molti modelli dell'oggi. Grande modello, parente del più performante R380s e dello storico T28s, ha tasti distanziati, presenta una estetica che predilige l'asimmetria e caratteri molto "analogici". Gestisce email e ha un'ampia e articolata rubrica. Anche questo modello presenta quel caratteristico "clic" degli ericsson di quegli anni. In museo la versione color amaranto.
nokia 6303 classic
Il miglior telefono che abbia avuto, considerando tutti gli aspetti. Lunga durata della batteria, elegante, grafica e contenuti preinstallati molto curati, bel design, forse un po' pesante ma è il prezzo che si paga al metallo della scocca, ottima evoluzione del sistema operativo, forse il momento più alto, il più alto che abbia sperimentato. Ancora con il T9 e non con i suggerimenti, con il "breathing"... si chiama così? intorno al selettore centrale, molto molto comodo, la tastiera di grande qualità solo un po' sacrificata ad un design accattivante. Anche l'ergonomia minimamente sacrificata all'estetica. Ma tanta qualità. Buona ricezione, ottimo audio, buono il vivavoce. Se fosse un dual sim, visti i miei interessi attuali, lo ricomprerei. Ah, dimenticavo: il 6303 monta la migliore fotocamera in assoluto che abbia finora provato su un cellulare o uno smartphone. Eccellente risultato a colori per una 3.2 mpx. Con flash.
mercoledì 7 novembre 2012
nokia 6500 classic
Sto ancora ricercando un post dove veniva descritto l'iter aziendale interno a nokia che portò alla fine alla realizzazione e alla commercializzazione di questo modello...erano ancora i tempi d'oro, forse il punto più alto di un regno ormai vorticosamente in declino....cosa è successo di quel know how... cosa è successo di quella qualità? Appena ritrovo il link lo posto ad integrazione... per il momento rimanga lì, questo 6500 classic, come l'ultimo sforzo verso la perfezione. Forse, con questo 6500 classic (esiste anche la versione slide), già per alcuni versi sfumata. Sicuramente ottimi i materiali, il design ricercato se pur severo, che ripercorre senza ripetersi l'ennesima reinterpretazione degli stilemi tradizionali della casa: candy bar, tastiera disegnata, tasto selettore centrale e i quattro di funzione laterali. S40, umts, batteria di lunga durata, audio eccellente e buona ricezione del segnale, ottimo monitor, forse eccessivamente ampio per l'uso cui è fondamentalmente destinato questo telefono. Il prezzo di uscita costituisce indubbiamente un altro spunto per discutere di come fosse stato interpretato dalla casa madre questo modello: circa 400 euro!! Quello presente nel museo è marchiato swisscom. Il parere molto personale di chi scrive: avrei preferito un 6300(i) di qualità superiore, piuttosto che passare a questa tastiera e queste dimensioni incrementate.
Aggiungo un link, nel frattempo che continuo a cercare il primo di cui sopra....
Aggiungo un link, nel frattempo che continuo a cercare il primo di cui sopra....
giovedì 11 ottobre 2012
Un museo al passo coi tempi!
Quando si dice il tempismo. Essere al passo coi tempi. Qualcuno già che prendeva in giro si ricrederà, penso. Qui si parla di cellulari "vecchi", ma un motivo c'è, visto che non si parla di qualunque cellulare vecchio. Di alcuni, si parla, di quelli che hanno fatto la storia della telefonia mobile fino a qua, e di quelli che hanno fatto tendenza e moda, oltre che tecnologica, anche estetica. Stile. Eleganza. E parliamo di Ericsson T28, di Siemens 35, di Motorola StarTac.... bè...non siamo i soli. Andatevi a vedere www.lekki.fr... io sono rimasto di stucco. Buona visione!!
Siemens S65
Il cellulare più bello che ho avuto finora. Molto tedesco come linea, dotato di una tastiera insospettabilmente ergonomica. Audio scadente. Ottima fotocamera, che uso tuttora esclusivamente a questo fine, essendo patito di bianco e nero, che questo modulo fotografico rende in modo eccellente. Esce anch'esso nel 2005, pagato 200mila lire. Era il diretto concorrente del nokia 6600, con la non trascurabile differenza, che avrebbe ovviamente favorito questo secondo, che non montava Symbian ma un sistema operativo proprietario di siemens tutt'altro che intuitivo, direi anzi contorno. Una particolarità: esisteva una versione identica senza fotocamera dedicato agli utilizzi in ambito industriale ove fosse vietato l'ingresso con fotocamere appunto...durante alcuni soggiorni in Germania ne ho trovati diversi ancora in funzione e su ebay se ne trovano parecchi sempre in lingua tedesca. Sicuramente un modello che ha segnato un momento, anche se ha fatto parlare molto poco di sé in terra italica, regno indiscusso della telefonia mobile: dati di qualche giorno fa, 90milioni di sim. Ha anche segnato probabilmente l'apice della carriera Siemens nella produzione di cellulari, prima di confluire in Benq e poi sparire dal nostro paese. Ma ne parleremo ancora...
lunedì 8 ottobre 2012
Samsung X820
Un altro telefono che vorrei potere usare tutti i giorni. Se non fosse per l'oramai ovvia arretratezza tecnologica. Uscito nel 2007, era un telefono alla moda, vantava di essere il più sottile al mondo. Faceva parte della serie dei samsung ultra (questo è il 6.9) e della schiera di quei telefoni, anche della concorrenza, che hanno voluto lasciare il segno in tal senso. Effettivamente è un telefono tascabile sottilissimo e di conseguenza molto leggero. Ottimo schermo, ottima fotocamera, software un po' indaginoso. Buone le rifiniture, ottime le plastiche. Una tastiera caratteristica con tasti distanziati e grandi. Unico difetto il tasto di conferma centrale, che nella serie samsung al tempo serviva anche per un accesso veloce alla Rete. Senza scheda di espansione, faceva uso di una capace memoria interna. Se non fosse che ogni tanto non legge più gli sms che mi arrivano da telefoni recenti, sarebbe bello sistemarvi all'interno una batteria con lunga durata come quelle di oggi, e andare avanti una settimana.
Nokia C5-00
Lento. Deludente. Caro. Per il resto, è il telefono che vorrei. Ultimo sfortunato erede di una lunga e prestigiosa dinastia S60 (vedi il post sul 6600), dà il meglio di sé ma palesemente non sta dietro ai nuovi sistemi operativi concorrenti. Carissimo, se lo confrontiamo su di uno scaffale di prodotti equivalenti, mi ha visto aquirente perché ne sposo la filosofia di base: la semplicità e la compatezza in uno smarphone. Di buona qualità, rifiniture più che apprezzabili, ottima tastiera che rimpiazza tranquillamente una qwerty. Un ottimo muletto, leggevo qualche giorno fa su un sito specializzato. Di più, direi, se fosse più performante. Più velocità, nokia, più snellezza... e siamo passati a windows phone. Da distinguere dall'omonimo telefono (C5-03, se non erro) touch screen, la versione presente nel museo è quella raffigurata, nero antracite. Sono in commercio anche di un colore vagamente bronzato e uno di un bianco ghiaccio che a parere di chi scrive lo fa sembrare più un dummy phone che altro.
PS. Modifico il post per aggiornamento.... ne ho provati ben 3 (acquistati!!), di questo modello. Due con fotocamera 3.2mpx e uno con quella da 5, che è poi il modello recensito più sopra... nulla di diverso da aggiungere. Sempre una grande, enorme occasione mancata.
giovedì 4 ottobre 2012
Nokia 6600
La storia del telefono cellulare, si può dire? Il riferimento per tutte le serie 60 su cui girava e gira tuttora il Symbian più completo. Allora all'avanguardia, ora purtroppo fanalino di coda. Un'occasione perduta, ma è un'altra storia, di cui parleremo altrove. Qui invece, con il 6600, siamo nel pieno del boom del sistema, per il quale fiorisce un'immenso mercato di applicazioni, per tutti i gusti. Il telefono cellulare diventa veramente un device multifunzione. Buona la qualità costruttiva, innovativa e ancora oggi invidiabile la linea e il design, l'ingombro, l'ergonomia. Buona la qualità della fotocamera per l'epoca. Ottimo il joystick centrale. Ben rifinito, se pur completamente in plastica. Quello presente nel museo è esattamente la versione rappresentata in figura. Acquistato per la stessa cifra sborsata per il Siemens S65, nel 2005.
lunedì 1 ottobre 2012
Siemens A55
L'evoluzione dell'amatissimo A50, quel cellulare blu e bianco che invase il mercato. Ne eredita facilità d'uso, snellezza delle forme e migliora alcuni tratti ergonomici. L'estetica è in linea col primo, anche se comincia a prefigurare l'evoluzione che sarà dei 60, 65 e via dicendo, che andranno a preferire alle curve migliorate fino a qui alla perfezione, geometrie più severe di impronta teutonica (M75?!?). Ancora in bianco e nero, entry level, ottima tenuta della batteria, è per lo più conosciuto con il colore proposto in figura, che è poi quello del museo. Non so se ce ne fossero altri. Ingombro minimo, affidabile e durevole. Uno di quei cellulari che spiace dover lasciare nel cassetto.
venerdì 21 settembre 2012
Nokia rinGo
Non è stato mio, è la prima acquisizione del piccolo museo, di cui ringraziamo Elena. Telefono anno 1998, caratterizzato dall'antenna centrale. Tasti gommosi e collegati fra loro, il cui materiale risultava completamente illuminato di blu durante l'uso notturno. Caratteristiche le due scale ai due bordi del display, della batteria e della ricezione, di nokia prima maniera. Ancora dedicato a reti E-TACS, montava una batteria da 900mAh (45h in stand-by) e pesava 165g.
Motorola RAZR V3
Questo è sicuramente un modello che ha fatto la storia del telefono cellulare. Uscito nel 2005, ebbe immediato e durevole successo. Vanta imitazioni ad opera della concorrenza. Ricordate la tastiera dell' N76? Sicuramente ricordate le pubblicità trasmesse nei cinema con quella improbabile suoneria "hello moto". Era il momento del RAZR V3, seguito dal V3i dal V3x e il V3XX, telefoni di cui ho soltanto letto le recensioni, purtroppo*. Elegante, robusto, leggero, ergonomico, doppio display, accettabile durata della batteria, presa usb, ottime rifiniture, forse mai più trovate su un altro cellulare. La fotocamera 0.3 mpx lasciava a desiderare, ma per quegli anni poteva ancora andare. Peccato per il sistema di scrittura e ancora di più per il difficoltoso aggiornamento del software che penalizzava la velocità (che potenzialmente ci sarebbe stata) e la personalizzazione. Moltissime potenzialità, difficile sfruttarle. Eppure nonostante tutto ebbe il successo che effettivamente meritava. Una nota: preferisco la versione originale a quelle successive. Da dimenticare, invece, le interpretazioni a distanza di anni... gleam?
* qui la recensione, di febbraio 2014, del V3xx
* qui la recensione, di febbraio 2014, del V3xx
Ericsson A1018s
Non l'avrei mai comprato, ma ho dovuto. Si trattava infatti di un muletto che il servizio assistenza mi diede in uso quando portai a riparare non so più quale altro cellulare. L'A1018 era decisamente più scomodo per dimensioni e peso di quanto potrebbe apparire dalla foto qui allegata, che è quella più bella che ho trovato in rete per rappresentarlo. Mi durò pochissimo, a causa del suo peso. Al secondo giorno finì malamente in terra nonostante la clip sul retro che avrebbe dovuto tenerlo fermo ai pantaloni e, se pur funzionante, fui costretto a comprarlo dal service (50.000 lire) poiché l'avevo rovinato. Resta comunque un bell'esemplare per mostrare cosa fossero i cellulari di fascia bassa in quel periodo. Già gsm dual-band, ricordo che offriva la mascherina colorata intercambiabile, arancio o verde. Gradevole era la spia luminosa intermittente verde in testa, caratteristica degli ericsson. I tasti erano gommosi, retroilluminati, la pressione caratterizzata da un click sonoro che lo avrebbe avvicinato ad altri modelli della stessa casa ben più blasonati. Del 1999, la scheda tecnica gli assegna 100 minuti di standby e una batteria di 750mAh.
Il piccolo museo dei cellulari
Sto raccogliendo alcuni modelli di cellulare che penso abbiano costituito una pietra miliare per la recente storia della telefonia cellulare per tecnologia, per estetica, per originalità o diffusione. Al momento i modelli presenti sono quelli elencati, più sotto quelli che vorrei acquisire senza dubbio più di ogni altro.
Modelli presenti
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Ericsson: A1018s, R320s, R380s, 0680
Blackberry: 9930, Z10
Huawei: U8185, Ascend Y100 (2), G615, P1
Motorola: M3288, M3688, cd930, F3, V3 (2), V3xx, EX300
Nokia: rinGo, N70, N71, 6300, 6500c, 6060, C1, C2, C5-00 (3), 112, 2652, 3120c, 301dualsim, StarTAC 130
Samsung: X820
Siemens: S6 special, A55, S65
Wishlist
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Ericsson: T28/39, T66
Motorola: startac (led), C115, Timeport
Nokia: 2650/2 bianco, 738, 6108
Panasonic:GD90/92
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