Quando non conosco qualche cosa, o mi serve un rapido riferimento, ormai c'è Google. Per qualunque cosa. Anche in questo caso, sono andato alla ricerca di un'immagine, credendo, come quasi sempre accade, di trovare subito una immagine da allegare a questo post. Invece niente. Non ho continuato per pagine e pagine, intendiamoci, ho preferito allegare l'icona qui presente a significare il tempo che passa, e che non lascia traccia. Dell'ericsson 0680 sembra essersi persa traccia. Preistoria. Sicuramente parliamo di un vero e proprio pezzo da museo, e non per niente ne parliamo in queste righe, ringraziando per la donazione alla nostra collezione Diego, anzi Silvia, che ne è stata fortunata proprietaria. L'idea di questo post si rimanda da mesi, avevo sempre intenzione prima di provare ad accenderlo se avessi trovato un vecchio caricabatteria Ericsson. Finora non sono riuscito, ma l'appena trascorsa settimana, in cui mi sono dedicato ad una furiosa carrellata di offerte su ebay di cellulari a conchiglia, mi ha portato a riflessioni che maturano in questo post. Questo 0680 è un po' uno dei primi telefoni con le caratteristiche che andavo cercando in questi giorni.... compatto, buoni materiali, ottime plastiche, come si dice in gergo... tasti piacevoli al tatto e con buona risposta, ergonomico, dal design sagomato in grado di essere apprezzato sia da utenti più attenti all'estetica sia da quelli più attenti alla tecnologia... robusto... Ma oggi... dove sono finiti quei cellulari piacevoli al tatto e alla vista, piccoli da tenere in un pugno e al tempo stesso estensibili grazie alla chiusura a libro, o a conchiglia, come si dice, magari con l'antenna esterna che ne riduceva ulteriormente le dimensioni del corpo? Senza contare che dopo l'adozione delle antenne elicoidali non sono più state né ingombranti né fragili... Dove sono finiti? Ora di antenna neanche a parlarne, senza rendersi conto che può benissimo essere un elemento estetico. Un esempio per tutti: l'ericsson T28. Ma neppure più un clamshell serio. Tutte plastichette senza consistenza, cose da 30 euro e via andare. Siamo passati ai supertelefoni della 3, ricordate i nec clamshell per le videochiamate, i samsung superdotati, che stavano veramente nel palmo di una mano eppure... che qualità. Oggi... tutto scomparso. Di sicuro non contestiamo gli indubbi vantaggi, potenza di calcolo, utilità e via dicendo degli attuali smartphone che li hanno sostituiti praticamente in ogni offerta dei gestori telefonici...però....però. Però oggi c'è un vuoto. Che speriamo, senza troppe speranze, che qualcuno andrà a colmare, prima o poi. Per il momento, segnaliamo ai lettori questo samsung w2013, che nei nostri sogni di cultori del cellulare VS smartphone avremmo immaginato senza touch e grande la metà....
Felice che tu ne abbia parlato. Peccato che tu non abbia trovato il caricabatterie. Sarebbe stato interessante leggere la tua recensione sulle sue prestazioni. Io però una immagine l'ho trovata: http://img03.taobaocdn.com/bao/uploaded/i3/T1W1bmXn4lXXcVA0.9_102845.jpg_b.jpg.
RispondiEliminaGrazie ancora per la donazione. Peccato per il caricabatterie, sì, ma non dispero. Troverò qualcosa. Temo però che un salto nel passato, testando le prestazioni del gioiellino, ci farebbe stringere il cuore. Quanto belli e quanto lenti, direi. Quanto curati e al tempo stesso quanto cabine telefoniche. Sicuro. Ho fatto tempo fa l'esperimento con un T28s... e dopo qualche istante l'ho silenziosamente spento, e riposto rispettosamente nel cassetto dei ricordi. Bisognerebbe svuotarli dell'hardware ridicolo del tempo ma lasciarne intatta l'estetica. Allora sì... te lo immagini un T28s con uno Snapdragon che scalda sotto i tasti? ;)
EliminaAh, dimenticavo. Grazie per l'immagine. Non l'ho inserita in capo al titolo perché non si vede la tastiera, che ritengo il punto forte di tutto il telefono. Ma almeno ora, chi non se lo ricordo o chi non lo conosceva, se lo può immaginare grazie al tuo link!
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