Anche questo post necessita di una premessa. E questo perché pur essendone io stesso l'autore, si tratta di un testo che ho scritto anni fa, per un concorso in cui Nokia (la casa finlandese) metteva in premio un N-Gage QD come primo premio a chi avesse prodotto l'elaborato multimediale ritenuto migliore per illustrare le caratteristiche di un cellulare. Inviai questo testo e vinsi. Dell'N-Gage parleremo di sicuro. Qui il testo che pur essendo lungo e ormai datato (un esempio di come siano cambiati i riferimenti tecnologici nel frattempo... non era ancora concepito l'iphone, per dire) rende bene l'idea di ciò che mi piacque e ancora mi intriga di quel modellino, il 6060 appunto.
Lungo il cammino mi leggo ancora un po' di manuale, poi arrivo al bar e mi unisco ai ragazzi. Finalmente rilassato.
- Ragazzi, questa è la volta del 6060.
- Del cosa? - mi fanno gli amici.
- Ragazzi, il 6060 - dico io.
- E cos'è, un aereo?
- Ma dai, il cellulare, il nuovo nokia...
- Ah, e dì "nokia", dì "cellulare"... Ma senti questo che parla per numeri. Poi con tutti i numeri che usa nokia, tra l'altro, ne avesse chiamato uno con un nome... "nome"!
- Beh, c'è l'N-Gage... dico io...
Piergiorgio mi viene in soccorso:
- Lasciate perdere, ragazzi, Lele è malato, di cellulari.
Non sarà lusinghiero, ma almeno lui mi capisce.
- Ah è il tuo amico che sa tutto sui telefoni? - se ne esce una voce dal fondo.
Io sorrido, ma adesso che mi hanno identificato mi sa che mi eleggono a giudice di una loro stupida diatriba su chi c'ha la memoria più grossa o il monitor più figo, che poi vagli a spiegare la differenza fa matrice attiva e passiva, i mega riservati al sistema e... ma lasciamo proprio perdere.
- Vero che questo è imbattibile per le foto? - mi dice uno, e mi rifila sotto il naso un pezzo fresco di fabbrica.
- Me lo dicono tutti - insiste.
Ragazzi, se le foto fossero tutto - penso - farebbero solo fotocamere, non telefoni... Ma lascio correre, e colgo l'occasione per una mettere alla prova un modello che non avevo ancora mai esaminato dal vivo.
- Beh, non c'è che dire, effettivamente questo modello si è distinto molto per la fotocamera, poi c'è anche la possibilità di orientare l'obiettivo, un milione e tre di pixel non sono pochi ma soprattutto pare che la qualità del recettore sia indiscutibile.
Poi non mi trattengo, ci penso su, e comincio a sottilizzare:
- Ci sarebbe da dire qualcosa sui menu, però, ed è lì che... - ma già le molteplici voci coprono la mia, a conferma che avrei dovuto tacere.
Non so se avete mai giocato a Risiko. La parte più brutta è quando uno sta vincendo, a meno che non siamo noi stessi, ovviamente, ma anche in quel caso è un peccato. Il bello è valutare le potenzialità, studiare il quadro ed immaginare come possa cambiare, vedere già tutto realizzato per poi assaporare come sia sfumato e allora utilizzare le truppe tenute in serbo per il gran momento... Insomma: è il gioco che diverte, non la vittoria. Quindi che mi frega che il tuo telefono sia più potente del mio, o che faccia le foto migliori, alla fine il telefono ideale è quello che ci piace, vedo in giro gente con lo stesso telefono da anni e anni, e gli compra i pezzi di ricambio, e potesse gli fa un trapianto di hardware pur di vederlo accendersi ancora una volta la mattina dopo, come se niente fosse. Uno della concorrenza l'ho visto trattare così, sì, succede anche alla concorrenza. E se vi dicessi il modello, capireste anche voi. Ma senza andare lontano... vogliamo parlare del 7110? Ecco, ho detto tutto. Aggiungo solo che sotto casa uno (con mio massimo gaudio) ha aperto un negozietto di usato e in vetrina di quei gioielli ne ha tre dico tre. Chiusa parentesi. Il bello, dicevo, è confrontare, studiare le proporzioni, alla ricerca del telefono che risponda a tutte le tue reali esigenze, senza venire mai meno in alcune di esse, senza mai e per nessun motivo farti rimpiangere il momento della scelta. Allo stesso tempo non andiamo alla ricerca del telefono perfetto... Anche mentre provo un cellulare mi piace ricordare quanto mi hanno raccontato sui famosi tappeti delle regioni arabe, quelli piu' famosi e pregiati. Per carità, io non ne capisco un'acca in materia, ma fonti autorevoli mi assicurano che questi tappeti, anche nel loro esemplare più perfetto, portano con sé sempre e comunque almeno un errore nella maglia.
- E perché? - ho chiesto quando me l'hanno detto la prima volta.
- Perché si dice che la perfezione sia solo di Dio, quindi la perfezione si situa in una dimensione trascendente - m'hanno spiegato.
- E allora?
- E allora tutto quello che è di questo mondo non sarà perfetto...
- Ah. E quindi...
- ...e quindi fanno un errore apposta. Per rispetto, per devozione, capisci? Anche se, se volessero, potrebbero farlo davvero perfetto.
Un errore che ai nostri occhi non fa che sottolinearne la perfezione...
Bisognerebbero dirglielo a chi fa scenate quando vede un cellulare con l'antenna esterna. Come se ormai fosse vietato. "S'impiglia nelle tasche, non è pratica" ti dicono. E tu portalo in mano, invece di metterlo in tasca... Ma poi dico, è appunto il ragionamento dei tappeti che vale... A volte è un difetto, se proprio non possiamo fare a meno di considerarlo tale, che ci sottolinea la superba bellezza dell'insieme...
- Ma l'han fatto apposta a metterla 'st'antenna, non vedete?
Non stupisce d'altronde, che non vedano. Guardate i cellulari che hanno. Quello di Ugo sembra una lavatrice e quello di Gianni sembra una supposta. Una volta che gliel'ho detto m'ha risposto che era più maschio del mio che sembrava una confezione di rossetto. Delirante. Sono lì che rimugino, mentre ancora ridono, gli idioti, poi ricevo un messaggio, il lampo sulla scocca si fa notare e mi riempie di orgoglio. Allora sbotto:
- Ma ragazzi, ma lo sapete cosa ho dovuto fare per comprarmi sto 6060?
- Ma se non è neppure caro.
- Sì ma prima... e comunque ringrazia casa madre...Dicevo, prima c'avevo quell'ultracarrozzato...
- Quella cabina telefonica! - sfottono.
- Quell'eccellente sistema di messaggistica - replico
- Sì, ti ci voleva il carretto...
Esagerano, e poi il display grosso l'avevo scelto apposta.
- Comunque, la cabina, come la chiamate voi, era carissima, e sai quanto ci ho perso per prendere questa meraviglia? Ormai quello era svalutato! Ma se a una cosa ci credi, non li fai i sacrifici?... Qui si tratta di scegliere quello che allo stato dell'arte... lo rappresenta. Dico bene? E comunque bisogna stare al passo, tempo sei mesi e...eh! ti accorgi che nel silenzioso sottobosco delle nuove releases telefoniche ha fatto capolino qualche grazioso nanetto che fa esattamente le stesse cose del tuo telefonone e in più... sa di affidabile!
- Ma dai, dì che è l'estetica che t'ha tirato....
E questa volta c'hanno anche ragione.
- Eh, ragazzi, ma l'avete guardato bene? - e me lo rigiro fra le mani.
- Emanuè, sta attento, ne parli troppo con passione, guarda che quegli occhi ce li avevi solo quando mi hai detto che avevi scoperto Ben Harper... Qui me parli d'un cellulare, fai tu le proporzioni... - Me dice un amico di Roma.
- Andrè - ie dico (il romanesco ti prende...) - Ma tu l'hai visto, o dici per dire? - e lo rigiro fra le mani...
- Emanuè, c'hai 'ii occhi lucidi...
- Sarà il fumo, sta' a sentire...
- Emanuè, è passata la legge sur fumo, te c'hai 'ii occhi lucidi da innamorato...
Lo interrompo, e comincio a enumerare:
- Clamshell! Innanzitutto. - e conto sulle dita - Colori, e 2! ....materiali, 3! linea, design, quattro! Funzionalità, cinque! - ho esaurito le dita e ricomincio dall'altra parte - Poi lo schermo! E sono s....
- Emanuè....
- E i tasti! Ma li hai visti i tasti?
- Emanuè... ma giusto la tastiera dicevamo ieri sembra una compromesso fra progettisti che non si trovassero d'accordo...
- No! Che tastiera? I tasti! Tu in questo telefono devi conderare ogni tasto nella sua dimensione singola, tu pensa a quando dici "dita" e dici "diti", sai che si può dire in italiano, no? Ce lo insegnavano a scuola, se vuoi indicare i singoli diti, puoi dirlo, "diti", se ne parli complessivamente dici "dita".
- Emanuè, te stai a esagerà.
Poveretto, non vi dico il cellulare che si ritrova. Non a caso quando lo chiamo parlo regolarmente con la sua segreteria.... Vodafone, questa è la segreteria di.... "'non posso rispondere... lasciate 'n messaggio e ve richiamo ar più ppresto".
"Se ti tiene la batteria" - gli lascio sempre come messaggio.
Invece io con le mie trecento ore contando la potenzialità del litio e la possibilità di regolare la luminosità grazie ai microcristalli riflettenti pur utilizzando un semplice e strafunzionale schermo a matrice passiva... ahhhh....
Nessun commento:
Posta un commento