lunedì 30 dicembre 2013

Nokia 515 - Buon telanno nuovo

Fine anno. Momento di bilanci, naturalmente. E di speranze. Ecco. Mettiamo via quelle passate. Ricordate come conclusi l'anno passato? Il destino ha voluto che mi imbattessi proprio oggi nel nokia 515. Dual sim (perché?). Naturalmente non si parla di Whatsapp, figuriamoci. Naturalmente non sarà in grado di supportare un download robusto se, come risulterebbe dalla scheda tecnica, ricalca le specifiche del 301 di cui si parlava nel post precedente. 256k colori. Nel 2013. Ricordo che il 6500c ne aveva 16milioni. No Wifi, mi raccomando. Però... un GPS per supportare Nearby. Però, udite udite.... un Gorilla Glass!! Che insieme al dorso in alluminio, alla fotocamera 5Mpx con flash e alcune linee che ritoccano l'estetica di sempre, fa il vero atout del cellulare...

Lasciamoci così, alle spalle, l'anno passato, e i vecchi sogni. Con una fuggevole nota estetica, retrò, fuori tempo massimo, forse, magari ingenua, ma capace di ricordarci cosa anima questo blog e le speranze che esso coltiva.
Un augurio a tutti voi.

mercoledì 18 dicembre 2013

Nokia 301

Sono contento di potere scrivere un post sull'amato blog del museo prima che il 2013 giunga al termine. Dopo mesi di utilizzo di un notevolissimo Huawei G615 con cui ci faccio anche il caffè e che segnalo soprattutto per l'eccellente audio dolby stereo, qui voglio parlare di un telefono che sto usando in questi giorni e che mi ha riavvicinato al blog, appunto. Non propriamente il modello dei mie sogni, ma...

Nokia 301. Epperò.
 
Calma, calma. Già sento i cori di protesta. Sgombriamo prima il campo da inevitabili polemiche. Evidentemente questo modello arriva in ritardo. Evidentemente questo modello è ancora (IMHO e non solo My...) un esperimento. Evidentemente oggi è difficile chiamarlo smartphone. Evidentemente ha una dotazione RAM semplicemente ridicola. E visto che ci siamo, aggiungiamo alla lista delle croci anche l'unico vero difetto che ho finora riscontrato nell'utilizzo, un problema ricorrente nella gestione di alcuni file audio mp3, lunghi e pesanti. Ma facciamo finta che sia un caso isolato (potrebbe essere!), e passiamo ai però. Epperò. Ricordate quando ci si augurava un modellino comodo con tastiera fisica, di dimensioni ridotte ma con schermo decente, con una fotocamera che non facesse ridere, che fosse sufficientemente smart senza imbarcarsi in requisiti da competizione, che però consentisse di interfacciarsi col mondo tecnologico che lo circondava? Ecco. Parliamo di mail, di condivisione di file, di download e di archiviazione di file, di uso come modem 3G, di messaggistica.... Beh, tutto sommato, se fosse uscito anche solo un anno fa, direi che il 301 è sulla buona strada... ma lo dico lo stesso, visto che sono un sostenitore marcio della casa exfinlandese. E su questo capitolo, Microsoft e dintorni, ci sarebbe da parlare a lungo. Come di Normandy, peraltro abbandonato ieri o qualche giorno fa, a quanto sembra. No, qui bisogna avere amato molto i modelli 6600, 6300, 6500... e desiderare da un telefono che sia anzitutto tale. Telefono. E poi il resto. Il 301 cammina in questo solco. E allora si perdona che il download di un mp3 di 70Mb non sia gestibile. Però si apprezza enormemente la velocità di trasmissione (3.5G) quando lo si usa come modem. E la facilità di riconoscimento. Si apprezza il calendario con la caratteristica rara di evidenziare nella stessa schermata gli impegni, per ogni giorno evidenziato dal cursore. Si apprezza la velocità e la sicurezza nella risposta della tastiera. Si apprezza la durata della batteria. Si apprezza la caratteristica di punta, tutto sommato, del 301: la fotocamera. Un 3Mpx che ha molto da dire soprattutto in condizioni di luce solare. Si apprezza la presenza di Whatsapp... ci voleva tanto???? Occhio, però... solo per la versione monosim!! Sine verbis.  Epperò... Una cosa soltanto farebbe capire che per Nokia questo modello è solo un passaggio, da archiviare quanto prima: gli sfondi preimpostati. Pietosi. Provare per credere.

martedì 14 maggio 2013

Senza casa...

Non credo particolarmente nei ricorsi storici, ma ci spero vivamente per quanto riguarda la storia della telefonia mobile. Che debba andare avanti infatti col mio samsung x820 per avere il meglio di quanto cerco, a distanza di anni dalla sua uscita sul mercato (2006), mi sembra veramente un segno preoccupante. Qualche giorno fa ho provato un Xperia P (che fantasia, fra l'altro, Sony, con sti nomi....), oggi in offerta in alcuni centri commerciali dell'elettronica. Bellissimo. Che schermo, che touch... che colori. Che attenzione, finalmente, ai particolari grafici, quei grandi assenti nella schermata del nokia X7 in cui avevo sperato molto, moltissimo.... C'è tutto. Tranne.... Tranne quello di cui ho bisogno veramente, e che nel vecchissimo samsung rifulge nella sua essenzialità. Legerezza. Praticità. Precisione nella risposta della tastiera. Buon sonoro. Ottima fotocamera. Certo, la velocità è quella di un telefono di quegli anni. Però... c'è ancora da imparare da allora. Domando, se è lecito.... è possibile avere un BEL telefonino, che sia magari anche un poco smart, senza finire da un parte su megaschermi touchscreen o dall'altra su candy bar poco più che giocattolo? Orride plastiche, tristi scricchiolii... memorie irrisorie... ho addirittura visto un 56k colori in circolazione... su un modello nuovo!! Vergogna. Spendete qualche euro in più, dateci un telefonino decente. Lo spero ancora. Intanto resisto, con l'X820.

sabato 13 aprile 2013

40 anni

In occasione del recente compleanno del telefono cellulare, voglio segnalare la classifica dei cellulari più venduti al mondo, che ho trovato e letto all'indirizzo che segue. Fa pensare che ai primi 9 posti c'è la casa finlandese nokia, presente anche con modelli che noi italiani non ricordiamo. Anche per il V3 di motorola un grande successo. Buona lettura: http://www.telefonino.net/Nokia/Notizie/n32625/40-anni-di-cellulari-ecco-i-modelli-venduti.html

lunedì 25 marzo 2013

ericsson 0680

Quando non conosco qualche cosa, o mi serve un rapido riferimento, ormai c'è Google. Per qualunque cosa. Anche in questo caso, sono andato alla ricerca di un'immagine, credendo, come quasi sempre accade, di trovare subito una immagine da allegare a questo post. Invece niente. Non ho continuato per pagine e pagine, intendiamoci, ho preferito allegare l'icona qui presente a significare il tempo che passa, e che non lascia traccia. Dell'ericsson 0680 sembra essersi persa traccia. Preistoria. Sicuramente parliamo di un vero e proprio pezzo da museo, e non per niente ne parliamo in queste righe, ringraziando per la donazione alla nostra collezione Diego, anzi Silvia, che ne è stata fortunata proprietaria. L'idea di questo post si rimanda da mesi, avevo sempre intenzione prima di provare ad accenderlo se avessi trovato un vecchio caricabatteria Ericsson. Finora non sono riuscito, ma l'appena trascorsa settimana, in cui mi sono dedicato ad una furiosa carrellata di offerte su ebay di cellulari a conchiglia, mi ha portato a riflessioni che maturano in questo post. Questo 0680 è un po' uno dei primi telefoni con le caratteristiche che andavo cercando in questi giorni.... compatto, buoni materiali, ottime plastiche, come si dice in gergo... tasti piacevoli al tatto e con buona risposta, ergonomico, dal design sagomato in grado di essere apprezzato sia da utenti più attenti all'estetica sia da quelli più attenti alla tecnologia... robusto... Ma oggi... dove sono finiti quei cellulari piacevoli al tatto e alla vista, piccoli da tenere in un pugno e al tempo stesso estensibili grazie alla chiusura a libro, o a conchiglia, come si dice, magari con l'antenna esterna che ne riduceva ulteriormente le dimensioni del corpo? Senza contare che dopo l'adozione delle antenne elicoidali non sono più state né ingombranti né fragili... Dove sono finiti? Ora di antenna neanche a parlarne, senza rendersi conto che può benissimo essere un elemento estetico. Un esempio per tutti: l'ericsson T28. Ma neppure più un clamshell serio. Tutte plastichette senza consistenza, cose da 30 euro e via andare. Siamo passati ai supertelefoni della 3, ricordate i nec clamshell per le videochiamate, i samsung superdotati, che stavano veramente nel palmo di una mano eppure... che qualità. Oggi... tutto scomparso. Di sicuro non contestiamo gli indubbi vantaggi, potenza di calcolo, utilità e via dicendo degli attuali smartphone che li hanno sostituiti praticamente in ogni offerta dei gestori telefonici...però....però. Però oggi c'è un vuoto. Che speriamo, senza troppe speranze, che qualcuno andrà a colmare, prima o poi. Per il momento, segnaliamo ai lettori questo samsung w2013, che nei nostri sogni di cultori del cellulare VS smartphone avremmo immaginato senza touch e grande la metà....

lunedì 25 febbraio 2013

nokia 7110

Ringrazio Diego per il nuovo e a mio parere godevolissimo post che segue. Che ha per argomento una casa produttrice che abbiamo amato, e un telefono (anzi, una coppia di telefoni) che sicuramente ha rappresentato un punto di riferimento della storia della telefonia mobile. Sulla rotella per la navigazione si potrebbe anche aprire un discorso, poi.... 



Sappiamo tutti che ci sono delle cose che, per ciascuno di noi, non si discutono. Non solo perche' nel loro campo sono, oggettivamente, belle o funzionano bene, ma perche' per noi sono "un classico". Una vetta quasi irraggiungibile. Che so, i Beatles. O la sachertorte. Nel campo dei telefoni cellulari, quella vetta per me e' rappresentata dal Nokia 7110.
La prima volta che ne sentii parlare fu nel Marzo 2001. Il mio vecchio primo telefono cellulare, un Ericsson, mi stava abbandonando. Necessitavo di un telefono nuovo. Un mio caro amico, all'epoca, collaborava per una azienda, riscrivendo pagine web per la tecnologia WAP, che allora si stava diffondendo. Il sogno di collegarsi a Internet dal cellulare. Oh, ragazzi, era il 2001, la quasi totalita' di noi viaggiava con il modem a 56k. Lo so che adesso il WAP sembra un po' come guardare un cartone animato dei Jetsons (se non ve li ricordate, googlateli), ma all'epoca sembrava una porta sul futuro. E mi disse: se vuoi sperimentare il WAP, vai sul Nokia 7110. In fondo, era stato il primo cellulare a montare un browser WAP Lo cercai su Internet, sull'allora sito minimalista di Nokia. Meraviglia. Guardatelo: ancora oggi, il design e' praticamente perfetto. Me ne innamorai subito. Andai a cercarlo, e l'esperienza tattile confermo' la prima intuizione. Lo comprai.
Tutto nel Nokia 7110 era perfettamente armonico. A partire dalla cover scorrevole, che si apriva con uno scatto sinuoso premendo un tastino collocato sul retro. Quanti passi avanti dal suo fratello maggiore, l'8110. Un telefono di tutto rispetto, intendiamoci, tanto da essersi guadagnato un posto in Matrix, dove pero' era stato modificato... con un tastino per aprire la cover. Come nel 7110. Ma confrontateli ora: come design non c'e' paragone... Ma sto cadendo di nuovo nel sentimentale, e devo dire almeno qualcosa di tecnico prima di chiudere. Ma da dove partire? Dall'ampio display a fosfori verdi? Dal colore grigio-verde-cangiante della cover? Dal tasto NaviRoller, che si usava per scorrere i nominativi della rubrica o i messaggi? Dalla porta infrarossi? Dalla robustezza? Potrei continuare.
Il 7110 non mi deluse mai. Nel 2005 si scheggio la cover, e continuai ad usarlo. Poi inizio' ad andare "in freeze", come da sempre fa un Nokia per avvisarti che e' giunto per lui il momento di riposare. Lo lasciai, riluttante, rimpiazzandolo con un altro Nokia, il 6230i, che mi diede anch'esso un sacco di soddisfazioni.
Ma diciamocelo, chi dopo i Beatles li ha eguagliati?

mercoledì 6 febbraio 2013

nokia N70

Una pietra miliare. Fa parte di quel gruppetto di telefoni (telefono in tutto e per tutto questo N70, se pur indubitabilmente smartphone) che hanno fatto la storia della telefonia mobile in Italia. Quanti ne avranno venduti? Era un classico quello brandizzato TIM, spesso se ne trovano ancora in giro. Una gigantesca onda commerciale e di stile che ha imposto il marchio e il sistema che portava con sé. Intendiamoci: non credo che questo abbia lasciato radici molto profonde, visto quello che è successo dopo, ma di sicuro è rimasto nell'immaginario collettivo e fa parte dei ricordi, anche più personali, di molti di noi. Ed è la rivincita di un certo stile a dispetto di una ergonomia limitata. I tasti erano piccoli e il selettore centrale molto duro e piccolo. Eppure, fa piacere averlo con sè, in mano, fotografare facendo scorrere semplicemente il dorso bombato, contemplare la secondo fotocamera per la videochiamata che qui diventa elemento estetico inconfondibile, inscritta nella cromatura all'angolo. Ma chi l'ha mai fatta di noi una videochiamata? Pochi. Chi ha usato fino in fondo le funzionalità da smartphone di questo N70? Pochissimi. Chi insomma aveva interesse ad aquistare questo piccolo computerino, a guardare le caratteristiche tecniche? Un numero infinitamente minore di quanti invece l'hanno premiato. Dotato di un symbian ancora perfettamente performante, le caratteristiche a guardarle con gli occhi di oggi sono un poco scarse, soprattutto la risoluzione dello schermo, che mi fa desistere ogni tanto dall'usarlo ancora tutti i giorni. Ma va considerato il tutto nel suo momento di uscita sul mercato. Mettere insieme uno smartphone compatto che fosse anche in tutto e per tutto telefono, con la fotocamera a scomparsa con flash, con un accesso alle schede di espansione direttamente dal fianco del telefono, con il sensore di luminosità, a quel prezzo, non era dir poco. Una chicca che ricordo con piacere è il tasto di accensione in alto e centrale, anche questo impreziosito dalla cromatura. Attenzioni a cui nokia ci ha abituato nei suoi momenti d'oro. Sarà interessante confrontare a questo N70, nei prossimi post, i "fratelli" N71 ed N73... che a parere di chi scrive non saranno veramente all'altezza di una successione. Il modello presente in museo è "ovviamente" marchiato TIM, ed è nero. Ricordo con curiosità le versioni che uscirono bicolore acciaio-rosa antico, che abbiamo riportato in foto.

giovedì 24 gennaio 2013

nokia 3120

Dopo la boccata di ossigeno regalataci dall'audiovox, dopo alcuni digressioni nella tecnologia contemporanea, eccoci a parlare di un grande classico, nella sostanza, eppure poco conosciuto. Un telefono per certi versi ancora attuale, e che non sfigurerebbe a fianco di tanti modelli strombazzati dalla pubblicità. Buona capacità della batteria, peso molto contenuto, ricco di funzioni ma senza fronzoli. Chiaro, non parliamo di uno smartphone. Qui siamo in pieno Symbian S40, direi forse il top dell'evoluzione di "un certo periodo", argomento questo scivoloso e talmente topico e sfaccettato al tempo stesso da meritare una trattazione a parte. Un telefono che sa essere business senza dover rispondere alla complessità di una utenza che necessita di software dedicati, tastiere qwerty o RAM da competizione. Al tempo stesso sfoggia una decorosa fotocamera 2mpx e una seconda fotocamera per la videochiamata, vanta una risposta decisamente veloce rispetto ai modelli pari livello, una buona capacità di espansione tramite scheda SD. Buona l'ergonomia del selettore centrale, buona la risposta dei tasti in generale, buono l'audio e la ricezione. Anche il famoso rapporto qualità prezzo non suscita reclami.  Un telefono che, se non mi hai entusiasmato per estetica o innovazione, non ha mai tradito e sempre risposto alle aspettative in piena coerenza. Un nokia purtroppo passato sotto silenzio... Il modello del museo è bianco.

lunedì 7 gennaio 2013

audiovox GSM609

La migliore risposta che posso dare all'ultimo commento ricevuto sul blog - dalla mia compagna per inciso, e che ovviamente ringrazio - è portare agli onori delle cronache del blog una vera e propria chicca del museo che lei stessa ha portato con sé dall'america latina: il telefono audiovox GSM609. Per diversi giorni ho cercato sul web qualche indicazione di quale fosse il modello, visto che avevo fra le mani il cellulare ma non non avevo idea di che modello si trattasse. Una gran perdita di tempo è stata fare ricerche su google in italiano. L'ho capito tardi, poi ho intrapreso la strada giusto, in inglese. Ma anche lì, ho faticato. Poi, finalmente mettendo a confronto alcuni dati impressi sulla scocca, ho trovato. Grazie al commento che ha messo nuova benzina nella macchina della ricerca, eccoci oggi a parlare di questo minuscolo dispositivo gsm. Il modello in nostro possesso risulta essere, all'analisi dell'IMEI (vedi questo sito), del 2004 circa. Date di rilascio non ne ho trovate online finora. Di 65grammi di peso per max 79mm in altezza (per l'antenna), è un campione di semplicità e insieme di funzionalità. Ovviamente parliamo di un telefono gsm a caratteri in bianco e nero, niente funzionalità multimediali. Monta una batteria 550mAh che ne consentono una durata in standby dichiarata di 150 ore. Non supporta trasporto dati gprs, in compenso è un tri-band (900/1800/1900 MHz). Finora dalle mie ricerche mi risulta che avesse due lingue standard, inglese e spagnolo, con T9 supportato, oltre probabilmente a lingue orientali che non riesco a tradurre. So della sua comparsa in Slovenia grazie ad un sito che ho tradotto con google, che dice che però aveva la traduzione soltanto dei menu e non era implementato nel t9. Dice anche che non avesse calendario ma in compenso la possibilità di impostare fino a 10 sveglie. La rubrica ospita fino a 200 contatti. Una curiosità: lo sfondo è uno sfumato disegno a colori di una pianura verde con qualche albero e una catena montuosa in lontanza, il tutto sovrastato per i tre quarti dello schermo da un cielo striato da nubi. Una chicca probabilmente di manifattura cinese che lo rende pressoché unico. A oggi probabilmente forse il pezzo di maggior "valore" del nostro museo. PS: l'immagine è in B/N e non rende appieno la maneggevolezza e la piacevolezza al tatto, nella realtà, al colore argento di tutto il telefono si affiancano i colori grigio dell'antenna gommosa, e il verde e rosso dei tasti di risposta.